Pubblicità low cost: si può fare?

Aggiornato il: 24 Gennaio 2024

Pubblicato il: 3 Novembre 2023

Quello della pubblicità low cost è un argomento fumoso e fuorviante. Prima di tutto capiamo di cosa stiamo parlando, poi affrontiamo la questione con lucidità e, perché no, con qualche spunto pratico.

Esiste la pubblicità low cost?

Per affrontare questo argomento dobbiamo porci due domande:

  1. Cosa intendiamo con low cost? Quello che per noi è low potrebbe non esserlo per un’altra azienda; inoltre, il costo basso potrebbe essere inteso anche in termini di tempo, non soltanto di investimento economico.
  2. Il nostro brand ha una leva forte? Se rinunciamo alla pubblicità a pagamento significa che la nostra azienda deve farsi strada da sola (la visibilità non piove dal cielo). Per farsi strada da sola ha bisogno di punti di forza molto robusti, che la facciano uscire dall’anonimato.

Poi, cominciamo con le considerazioni.

Se parliamo di visibilità da acquistare, come le famose “sponsorizzate sui social” e le campagne su Google Ads (ma mettiamoci pure i supporti offline come la cartellonistica stradale), quando si parla di budget non si può parlare di briciole. In questi contesti il low cost non esiste.

Cambiamo scenario: non facciamo pubblicità perché non possiamo permetterci un’agenzia? Allora possiamo realizzare internamente i contenuti da promuovere, e provare ad imparare a gestire noi, in prima battuta. Questo può essere un modo per fare comunicazione low cost.

Oppure potremmo affidarci ad una solida rete commerciale.
Oppure puntiamo a migliorare il prodotto/servizio per generare un passaparola sufficiente per l’autopromozione.

Quindi, la risposta è: sì, la pubblicità low cost esiste e potrebbe addirittura essere pari a zero, ma da qualche parte la vostra realtà deve avere un vantaggio che va a sostituire i costi pubblicitari.

Pubblicità low cost: il confronto con chi ce l’ha fatta può essere fuorviante

A volte, quando parliamo di marketing low cost con dei potenziali clienti, ci vengono proposti come termini di paragone degli account social che riscuotono milioni di views con neanche un euro di pubblicità investito. E qui cominciano i passi indietro.
Per valutare con oggettività questi casi studio eccezionali bisognerebbe prima di tutto sapere che strategia hanno messo in atto (potrebbe essere molto più sofisticata di quel che si pensa – spesso è così).

In secondo luogo bisogna riconoscere che non tutti hanno lo stesso talento e la stessa fortuna. Nel 100% dei casi, chi ha tirato fuori questi esempi non aveva, a priori, la possibilità o la capacità di autoprodurre i contenuti aziendali, che sicuramente hanno un costo se affidati ad un’agenzia o a terze parti.

Qualche pillola di pubblicità low cost

Da prendere con le pinze, perché ogni azienda è un mondo a sé e necessita di riflessioni specifiche.

Una piccola premessa

La visibilità costa e dipende da determinati fattori, tra cui:

  • caratteristiche del pubblico
  • dove viene pubblicato
  • periodo dell’anno
  • durata della promozione

-> Un modo per contenere i costi è ottimizzare le varie campagne rendendole sinergiche con la strategia promozionale aziendale, oppure usare pubblici di retargeting.
Queste sono tutte cose che si possono fare quando si ha esperienza sull’attività, è difficile se non impossibile progettarle se si è agli esordi della propria comunicazione.

-> Una dura verità: nessuno ci obbliga ad avere i social. Quante sono le aziende che guadagnano veramente grazie a questi canali, così impegnativi da gestire?
Inoltre, se non c’è il budget per avere un’agenzia che segue i social, perché non fare un corso per imparare a farlo (BENE) noi, almeno all’inizio?

-> Non aprite troppi canali di comunicazione. Pochi ma buoni, poi ci si allarga.

-> Non ho budget per le sponsorizzate per lanciare il mio prodotto e non ho una solida rete commerciale? Prendo e vado da potenziali distributori.

-> Devo lanciare un ecommerce e non ho il budget per le adv? Qui non si salva nessuno: rimbocchiamoci le maniche per trovare budget.

-> Non avete tempo per gestire internamente alcune attività, ma non c’è budget? Fermatevi e lavorate sull’organizzazione aziendale.

-> Il budget è proprio poco e non sapete come investirlo? Formazione! Impossibile sbagliare.

Cosa ci portiamo a casa da questi ragionamenti sulla pubblicità e comunicazione low cost

Per precisione e onestà intellettuale, quando si parla di low cost bisogna capire cosa si intende per low. Una grande citazione BF che tiriamo ogni volta fuori dal cappello ed è che

“per fare pubblicità o si ha tempo o si hanno soldi, se mancano entrambi i fattori ci sono degli altri passi di organizzazione aziendale che vengono prima della pubblicità.”

Ed è giusto che sia così, non c’è niente di male: meglio organizzarsi che buttare via soldi.





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