Scusa il ritardo, ti racconto una cosa! - BFENTERPRISE

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Scusa il ritardo, ti racconto una cosa!

Inviata il: 4 Aprile 2025

Ciaooooooooo!

Questa newsletter arriva con qualche giorno di ritardo, ma “Maestra, ho la giustifica!”

Il fatto è che abbiamo cambiato ufficio, e abbiamo cambiato pure il modo in cui lo chiamiamo. Questo nuovo posto BF si chiamerà “studio”, anzi già si chiama così 🙂

Ci piace pensarlo come un punto in cui vai, ti immergi e tiri fuori delle buone idee. E dove quelle idee le porti a compimento, in uno stato mentale il più possibile sereno.

Nessuno di noi è obbligato ad andarci: siamo un’agenzia full remote, ma vogliamo offrire una base accogliente in cui “smanettare”, esultare, concentrarsi, soffrire per un progetto.

Ci sono due belle finestre grandi da cui entra molta luce anche quando fuori il meteo è turbato da nuvole e pioggia. Abbiamo il diffusore di oli essenziali, un angolo salottino troppo carino con una pila di 10 New Yorker sotto al tavolo da caffè – un privilegio per gli occhi.

C’è una scrivania alta e un tavolone basso per le riunioni. Una lampada blu che illumina le nostre foto e un’altra con lampadina tonda su base quadrata che sembra fatta di marmo, per celebrare una persona che portava sempre degli occhiali con una lente tonda e una quadrata, perché saper cambiare prospettiva è fondamentale – diceva.

Vuoi un’altra chicca? Appena fuori dallo studio BF c’è un bel prato in cui sdraiarci, camminare, rotolare, fare la ola e la capriola (solo se non ci vede nessuno, eh).

instagram nuovo studio bfenterprise

Il trasloco è stato molto impegnativo, non possiamo negarlo. Però, guarda, il cambiamento elettrizza, specie se lo fai in piena primavera.

Ci auguriamo di fare tante belle cose per te, qui dentro.

A tal proposito, un pezzettino di Walt Whitman per celebrare la primavera e tutto quello che verrà:

“Canto il corpo elettrico, le schiere di quelli che amo mi abbracciano e io li abbraccio, non mi lasceranno sinché non andrà con loro, non risponderà loro, e li purificherà, li caricherà in pieno con il carico dell’anima.

È mai stato chiesto se quelli che corrompono i propri corpi nascondono se stessi? E se quanti contaminano i viventi sono malvagi come quelli che contaminano i morti? E se il corpo non agisce pienamente come fa l’anima? E se il corpo non fosse l’anima, l’anima cosa sarebbe?”

Con affetto e qualche scatolone in meno (finalmente),

Sara

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