Il piano editoriale per il blog: affrontiamo con onore la pianificazione dei contenuti

Aggiornato il: 3 Gennaio 2024

Pubblicato il: 17 Maggio 2021

Come avrete intuito, siamo qui per darvi un po’ di consigli su come fare un piano editoriale per il vostro blog professionale, tenendoci bene alla larga dai luoghi comuni che si trovano online, triti e ritriti. Ora, veniamo a noi.
La domanda che vi ha portati qui molto probabilmente è: 
cosa scrivo nel mio blog?
di cosa voglio parlare, e perché?
confuso
Per trovare la risposta a queste domande, giustamente ci vuole un piano editoriale, ovvero una strategia per la pianificazione dei contenuti del blog. Questo documento vi serve per stabilire la logica con cui pubblicare i vostri articoli. Prima di mostrarvi com’è composto, soffermiamoci un attimo sulla parola documento.

Il piano editoriale per il blog è un documento scritto

Durante i nostri Corsi Blogger arriva sempre il momento in cui ci mettiamo a lavorare sul piano editoriale, e per quanto diciamo più e più volte di mettere tutto per iscritto, notiamo che spesso le persone si accontentano di tenerlo in mente, o di raccontarcelo a voce.
Ragazzi, non sarà mai la stessa cosa! Il piano editoriale è la strategia che dà la direzione al blog, è lo scheletro che lo sorregge. Non basta pensarlo, dovete scriverlo. Se non altro per rendervi conto delle scelte comunicative che state facendo. Quando scriviamo razionalizziamo e metabolizziamo meglio le nostre decisioni, dando il giusto peso. 
Se il piano editoriale per il blog rimane nel (pigro) limbo dei pensieri, non riusciremo mai a capire come rendere operativa la strategia che abbiamo pensato. E se tra di voi c’è qualcuno che sta dubitando dell’utilità di avere una strategia per pubblicare articoli, ricordiamo la differenza tra approccio amatoriale e professionale nella gestione di un blog aziendale.  

Come fare un piano editoriale per il blog: le sezioni di cui si compone

Obiettivi da raggiungere 

In questa sezione dobbiamo esplicitare a cosa ci serve avere un blog, dal punto di vista aziendale naturalmente.

Attenzione: abbiamo bisogno di risposte precise e concrete, possibilmente misurabili

Due esempi

Mettiamo che scriviamo articoli per dare prestigio, credibilità e autorevolezza all’immagine aziendale? Ok. Come misuriamo il prestigio di un’azienda? Possiamo verificare quanto viene citato il sito nel web, grazie a Google Alert; possiamo misurare il tasso di coinvolgimento nei social, il numero di keyword di brand (ovvero, che corrispondono al nome dell’azienda) posizionate su Google, le recensioni che abbiamo ricevuto su sito, Google My Business, social. 
Oppure scriviamo per raccogliere contatti da far entrare nei nostri canali di comunicazione. Ok. Possiamo monitorare il numero di iscrizioni alla newsletter, ed il numero di persone che hanno scaricato un contenuto gratuito dal blog, lasciandoci l’email.

Obiettivi <-> Tempo

Ricordatevi che gli obiettivi vanno sempre messi in relazione con il tempo stimato per raggiungerli. Non avrebbe senso avere una meta senza un limite di tempo per arrivarci!
Quindi dovrete scrivere i vostri obiettivi, suddividendoli in:

  • obiettivi a breve termine (esempio: primi 3 mesi)
  • obiettivi a medio termine (esempio: 1 anno)
  • obiettivi a lungo termine (esempio: 2 anni)

Struttura del piano editoriale del blog: le rubriche

Questo è il cuore del piano editoriale, quindi vi consigliamo di dedicarci tutta l’attenzione del caso.
Chi ha già avuto modo di conoscerci sa che per spiegare la pianificazione dei contenuti di un blog scomodiamo sempre i giornali di carta. Lo faremo anche con voi!
Prendete un qualsiasi giornale tradizionale, dal quotidiano alla rivista di arredamento: avete mai notato che i contenuti cambiano, ma la struttura rimane sempre la stessa

Esempio
A pagina 2 c’è l’editoriale, a pagina 4 il servizio speciale, a pagina 8 l’intervista…

Il blog funziona nello stesso modo: c’è una struttura fissa, che è fatta di rubriche o macro-contenitori che identificano le diverse tipologie di contenuto. Queste rubriche sono la spina dorsale del blog, e non vanno confusi con i singoli argomenti degli articoli che variano ogni volta.

Esempio 
Se la rubrica è “Tutorial di make up”, il singolo contenuto può essere “guida per mettere l’eyeliner”, “guida all’uso dell’ombretto”, “guida per fare gli smokey eyes” e via dicendo. La rubrica è una categoria fissa, i contenuti sono le diverse declinazioni. 

Qualche consiglio 
Date uno scopo ad ogni rubrica
La domanda da farsi in questo caso è: quali obiettivi, tra quelli precedentemente individuati,mi aiuta a raggiungere questa rubrica? 
Come scegliere le rubriche
Per scegliere le rubriche del vostro piano editoriale potete fare il ragionamento inverso: quali tipologie di contenuto mi aiuteranno a raggiungere gli obiettivi a breve, medio e lungo termine? 
Tenete conto che un articolo può intrattenere, informare/educare, ispirare. Giocate su questi tre assi! E non dimenticate di scegliere delle rubriche che stuzzicano i vostri interessi. Come potete appassionare altre persone, se prima non vi appassionate voi?

La frequenza di pubblicazione

Qui dobbiamo decidere la frequenza con cui siamo disposti a pubblicare (consigliamo di considerare il mese come metro di misura). La frequenza è importante, infatti vi consigliamo di mantenere un ritmo di almeno 1 articolo a settimana; però è altrettanto importante la costanza, sia per l’utente che per Google. 

La domanda adesso è

Quanti articoli riesco a pubblicare con costanza, sicuramente, ogni mese?

Materiale necessario

Questa sezione è essenziale per organizzarvi il lavoro giocando di anticipo. Il ragionamento è quasi matematico: se ho deciso che pubblicherò 10 articoli al mese, vorrà dire che avrò bisogno di 10 immagini di copertina, e altrettante per il corpo dell’articolo. 
Scrivete tutto il materiale (immagini, video, gif, template grafici ecc.) che prevedete di mettere nel vostro “kit di pubblicazione” mensile.
Perché ragioniamo su scala mensile? Perché secondo noi la pianificazione mensile è ottimale per gestire un blog aziendale in modo organizzato. Al di sotto del mese rischiamo di pianificare a singhiozzo, mentre al di sopra del mese vincoliamo troppo il futuro, che riserva sempre delle novità (pensate se a febbraio 2020 avessimo pianificato i contenuti di marzo e aprile…).

Il piano editoriale SEO

Nello scegliere le rubriche, e quindi gli argomenti per il blog, potete adottare dei piccoli accorgimenti dal punto di vista SEO, ovvero per ottimizzare gli articoli affinché i motori di ricerca li trovino e propongano agli utenti. 
La SEO per trovare i contenuti di un blog: facciamola semplice
Il vero lavoro SEO si fa sugli articoli, e quindi in fase di sviluppo del contenuto finale, però possiamo fare qualcosa già a partire dal piano editoriale. 
Per avere un piano editoriale che guarda già in ottica SEO, possiamo:

  • fare delle ricerche su Google per vedere quanti e quali articoli escono in relazione ad un determinato argomento (fate caso soprattutto al numero e alla qualità dei risultati
    ricerche google
  • esplorare i trend di ricerca con Google Trends. Magari non vi illuminerà, ma potrebbe esservi comunque d’aiuto per vedere quali sono le ricerche più popolari, in relazione ad un determinato argomento, nell’area geografica di vostro interesse.
    google trends
  • usare il Keyword Planner di Google per individuare e analizzare le parole chiave ricercate dagli utenti (non ti preoccupare, non devi per forza avviare delle campagne Google Ads per poter utilizzare questo strumento!)
    keyword planner
    keyword planner

Un esempio e un modello da seguire per il piano editoriale del blog

Siccome ci piace passare dalla teoria alla pratica senza troppe esitazioni, abbiamo preparato un esempio di piano editoriale e un modello vuoto di piano editoriale che aspetta solo di essere compilato da voi. Scaricatelo gratuitamente dal form qui sotto!



Un regalo per te

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