Definire il target social, per capire cosa pubblicare su Facebook e Instagram

Aggiornato il: 3 Gennaio 2024

Pubblicato il: 7 Agosto 2019

A chi è rivolto questo articolo

Questo articolo è rivolto a tutti coloro che si muovono verso un approccio professionale nella gestione della comunicazione aziendale.

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Prima di pensare a come comunicare sul web in modo efficace, assicuriamoci di avere qualcosa da dire

Come evitare il blocco dello scrittore e sapere sempre cosa pubblicare su Facebook

Avete mai sentito parlare della sindrome della pagina bianca, il cosiddetto blocco dello scrittore? Succede tutte le volte che qualcuno vuole scrivere qualcosa, ma non ha la più pallida idea di cosa scrivere. Oppure ha dei pensieri confusi, che ancora non ha organizzato. Lo stesso può succedere quando si decide cosa pubblicare su Facebook 
Pensate a tutte le volte che Facebook vi ha chiesto “Cosa stai pensando?” e voi vi siete sentiti in difficoltà. Riuscite a riconoscere la sensazione?
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E ora, cosa scrivo? È da un po’ che non pubblico niente sul profilo aziendale, devo per forza scrivere qualcosa (anche se non mi viene proprio in mente cosa e come; vediamo se trovo qualche citazione da riciclare). 
Quello che vi abbiamo appena descritto è esattamente ciò che non s’ha da fare
Il blocco dello scrittore non esiste. 
E soprattutto non dipende da una mancanza di inventiva, ma di metodo e organizzazione.  
Una delle cause principali di questo apparente blackout creativo si può ricondurre ad una mancata conoscenza delle persone a cui ci rivolgiamo. Provate a chiedervi: conosco il mio pubblico? I suoi interessi, la sua giornata-tipo, ma anche banalmente gli orari in cui è connesso? 
Pensate a quanto è diverso intrattenere una conversazione con un estraneo e con una persona conosciuta. Il dialogo acquista valore man mano che si approfondisce la conoscenza delle persone che vogliamo attirare a noi. 
Ecco perché prima di rispondere alla fatidica domanda di Facebook, o di qualsiasi altro social, è importante analizzare da cima a fondo il target che ci segue, per arrivare a conoscerlo come le nostre tasche (o quasi). 
domandaTW - Definire il target social, per capire cosa pubblicare su Facebook e Instagram
Perché non possiamo parlare a tutti?
Perché non esiste un prodotto o servizio adatto a tutti: comunicare significa scegliere. 

Recuperare i dati a nostra disposizione

Come ogni analisi che si rispetti, anche lo studio del target social parte dai dati in nostro possesso. Fortunatamente, abbiamo diversi strumenti gratuiti che ci permettono di condurre questa analisi.  

Le statistiche della pagina Facebook

Grazie ai dati statistici di Facebook, a cui si accede cliccando l’apposita voce che trovate nel menu della pagina aziendale, potete vedere come si distribuisce il vostro pubblico in termini di età, sesso e provenienza geografica; in che giorni e a che ora si connette a Facebook. 
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panoramica generale - Definire il target social, per capire cosa pubblicare su Facebook e Instagram
Per ogni post pubblicato è possibile vedere il numero di persone raggiunte (copertura), di commenti (anche quelli modificati o eliminati), condivisioni e reazioni (like e non solo), i clic sul post.
Nel caso dei contenuti video, Facebook registra anche il numero di visualizzazioni, i minuti di visualizzazione, le visualizzazioni di almeno 10 secondi. Se il video ha più di 100 visualizzazioni è possibile vedere anche i dati demografici del pubblico che lo ha visto.   

Le statistiche del profilo Instagram

I dati statistici del profilo Instagram aziendale sono molto simili a quelli di Facebook.
IG insights - Definire il target social, per capire cosa pubblicare su Facebook e Instagram
In particolare, Instagram ci rivela:

  • il numero di visite al profilo aziendale, e i clic sul sito web
  • numero di persone che vedono i post, e dove li trovano
  • i dati statistici su post, storie e promozioni. Ovvero:
    • impressions → numero di volte in cui viene visualizzato un dato contenuto
    • copertura → numero di account unici raggiunti da un contenuto
  • dati statistici su follower e pubblico

Definire il target social, per capire cosa pubblicare su Facebook e Instagram
N.B. non è possibile avere accesso agli Insights con un account o profilo personale. È necessario configurare un account business per Instagram, e/o creare una pagina aziendale su Facebook.  

I dati statistici di Google Analytics

Google Analytics è un servizio gratuito di Google. Il vantaggio rispetto agli Insights che abbiamo visto finora è che su Analytics possiamo reperire dati precisi su tutti i canali di comunicazione attivi online
Avere sotto mano un’analisi puntuale dei canali di comunicazione collegati ai social aziendali, vi permette di capire che percorso compie l’utente quando entra in contatto con la vostra realtà. Come e quanto rimbalza da un canale all’altro? Sul sito web va prima o dopo aver visitato il profilo Facebook? 
Attenzione: non limitatevi a prendere atto dei dati restituiti da Analytics, incrociateli il più possibile per capire tutte le sfumature del vostro target!
Nel caso in cui il vostro sito web non fosse ancora collegato a Google Analytics scrivete a info@bfenterprise! Inseriremo gratuitamente il codice di monitoraggio, e vi spiegheremo le basi per capire come funziona questo strumento.  

Mettere nero su bianco l’analisi del target social, prima di scegliere cosa pubblicare su Facebook e Instagram

Una volta che avete raccolto e incrociato tutti i dati a vostra disposizione, non vi resta che compilare i seguenti campi: 

DEMOGRAFIA
Età
Sesso
Provenienza geografica
Situazione familiare
Reddito
PSICOGRAFIA
Interessi
Passioni
Paure
Ambizioni
Lavoro
Stile di vita

La demografia segmenta i consumatori in base a età/sesso/provenienza geografica/potere di spesa. 
Definire il target social, per capire cosa pubblicare su Facebook e Instagram
La psicografia, invece, crea aggrega i consumatori in base a fattori di natura psicologica. I gruppi che ne derivano possono comprendere consumatori di età e sesso molto diversi, ma accomunati dagli stessi valori e dallo stesso atteggiamento nel consumo di beni materiali e immateriali
La demografia si deduce dagli strumenti di analisi, mentre la psicografia richiede anche:

  • interviste, sondaggi e questionari da inviare ad un campione di utenti selezionato da voi;
  • monitoraggio dei gruppi e delle conversazioni che si formano all’interno di social e forum;
  • monitoraggio delle discussioni che si creano nei commenti agli articoli di blog;
  • monitoraggio di like, reazioni, commenti, condivisioni ai post;
  • la consultazione di studi, ricerche e statistiche pubbliche sui comportamenti degli utenti. Risorse utili: https://www.nielsen.com/it/it/, http://www.beunsocial.it/

È importante concentrarsi su tutto ciò che possiamo osservare non solo nei nostri canali, ma anche in quelli della concorrenza. 

Costruire l’identikit dei nostri lettori 

Il passaggio successivo è quello di mettere a confronto profilo demografico e psicografico emersi dall’analisi del target social, per trovare le intersezioni più significative. Queste intersezioni servono per creare dei veri e propri modelli di utenti (reader personas) per i nostri canali social.  

Le reader personas

Perché è fondamentale ragionare sulle nostre reader personas, se abbiamo già l’analisi del target? 
La risposta è molto semplice: il target è un macro-insieme che racchiude tutto il vostro pubblico indistintamente. Le personas, invece, rappresentano un ulteriore grado di segmentazione da cui deriva una profilazione più precisa. Che ci permette di calibrare meglio le categorie di contenuti da pubblicare, e il modo di parlare (tono di voce aziendale). 
Facciamo un esempio per farvi capire più nel concreto cosa sono le reader personas. 
Poniamo che la nostra azienda venda corsi di Web Marketing, e che l’analisi del pubblico Instagram abbia fatto emergere queste due reader personas: 

  1. Gianluca, 28 anni, veronese. Già lavora in una web agency come “tuttofare” e ha deciso che vuole un avanzamento di carriera, perché è ambizioso. Gli piacciono i numeri, i dati, la logica, le statistiche. Pensa che SEO e SEM siano il campo in cui vuole specializzarsi per accrescere il suo valore professionale (anche perché vorrebbe cambiare lavoro). Ha già un minimo di cultura di base sul marketing digitale, ma molto molto molto embrionale.
  2. Valeria, 24 anni vicentina. Appena uscita da una triennale in scienze della comunicazione che non l’ha soddisfatta. La affascina il mondo del web marketing e ha sentito parlare di SEO dai suoi amici più grandi che lavorano nelle web agency. Va a leggersi molti annunci di lavoro su LinkedIn, Bakeca.it e compagnia bella, per capire che requisiti servono (e vengono cercati) per proporsi come SEO&SEM specialist. Vorrebbe entrare in questo mondo e formarsi professionalmente, perciò è alla ricerca di un corso che sia in sostituzione alla magistrale in scienze della comunicazione (di cui si è stancata). 

Questa profilazione così dettagliata (più si riesce ad entrare nel dettaglio, meglio è) ci permette di scrivere dei post che fanno leva su desideri, ambizioni, situazioni vicine ai nostri follower. In questo modo il nostro intento di catturare la loro attenzione ha molte più possibilità di andare a segno! Volete fare una prova? Scaricate il nostro template per la definizione di target e reader personas

Il nostro pubblico attuale coincide o no con quello che ci interessa per il futuro della nostra azienda?

Questa sì che è una bella domanda, perché si aprono due scenari principali: 

  1. il target social desiderato è un sottoinsieme di quello attuale;
  2. il target social desiderato è nuovo rispetto a quello attuale.

Se vi riconoscete in uno dei due casi, lasciateci la vostra mail! Provvederemo a capire la situazione per darvi un consiglio sul da farsi!



Abbiamo preparato un template per la vostra analisi!

Lasciate la mail per scaricarlo gratuitamente, vi renderà tutto più semplice.


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