5 motivi per cui il vostro sito web non vi rappresenta

Aggiornato il: 24 Gennaio 2024

Pubblicato il: 5 Maggio 2023

Quando ci viene chiesto di rifare un sito, tra i motivi spesso c’è il classico sito che non rappresenta l’azienda. Per esperienza, abbiamo imparato che le cause di questo problema sono riconducibili a 5 possibili situazioni:

  1. Il sito non parla come voi (il caso più frequente e l’area più importante su cui lavorare)
  2. Le foto non sono vostre o hanno qualità troppo bassa
  3. I contenuti non sono ben organizzati
  4. Non state parlando al vostro pubblico
  5. Non si capisce come navigare

1. Il sito non parla come voi

Questo problema generalmente nasce dall’assenza di una linea comunicativa chiara e identitaria, che sappia dettare le regole di tutta la comunicazione visuale e testuale dell’azienda. Questa guida serve per allineare tutti i contenuti testuali e visuali, in modo da ridurre al minimo la possibile produzione di contenuti non idonei al brand.
Se volete approfondire, vi suggeriamo la lettura del nostro ebook gratuito, Parole Che Scelgono.

2. Le foto non sono vostre o hanno qualità troppo bassa

Se il vostro sito è pieno di foto stock prese dalle banche immagini, non potete pensare di avere un sito accattivante. Oltre al fatto che potremmo incappare in altri siti, magari competitor, che hanno usato le stesse immagini! Houston, abbiamo un problema.

Veniamo invece alle foto che avete fatto “in casa”: sono sfocate, troppo scure, troppo chiare, storte? Ci sono solo prodotti, senza persone? Il soggetto della foto non si vede bene? L’immagine complessiva non conquista l’occhio di chi guarda?

Houston, abbiamo un problema.

Se questo è il vostro caso, cosa ne dite di uno shooting fotografico professionale?

3. I contenuti non sono bene organizzati

In questa casistica finiscono tutti quei siti che hanno contenuti noiosi, dispersivi e magari totalmente inutili, perché occupano solo spazio senza dare informazioni utili per l’utente.

Un sito con dei contenuti organizzati male:

  • è difficile da navigare
  • non incentiva la richiesta di contatto (o altre azioni che ci aspettiamo dal nostro pubblico)
  • viene abbandonato molto facilmente e velocemente

Se il problema è questo, bisogna lavorare sulla linea comunicativa e su una nuova progettazione dei contenuti, coerentemente con lo scopo che deve avere il sito.

4. Non state parlando al vostro pubblico

Conoscere il pubblico, sapere o immaginare quali possono essere i suoi problemi, le preoccupazioni, gli interessi, le necessità, i suoi ritmi di vita: senza tutto questo, nessun testo, nessuna foto, nessun video o immagine può funzionare. Quindi capite bene che non può funzionare nemmeno un sito web.

L’analisi del pubblico si fa a partire dai dati (i cosiddetti Insights, che possono essere reperiti sui social o tramite Google Analytics, ad esempio), ma poi la palla passa ai copywriter e lì entrano in gioco altri fattori e capacità.

Come fa un creativo a produrre contenuti che parlano davvero al pubblico di un’azienda? Sì, devi essere bravo a scrivere, disegnare, fotografare. Ma la bravura senza empatia non ti rende un bravo comunicatore online.

A tal proposito, rubiamo le parole di una newsletter che ha saputo rendere il concetto in modo splendido:

“L’empatia è provare a vivere queste storie degli altri in anticipo, senza saperle. Immaginarle desumendole da un gesto, da una parola usata in luogo di un’altra, da un contesto sociale, un’esperienza pregressa.

Intuire una tensione dormiente e pronta ad esplodere è la parte più difficile e affascinante del mio lavoro, e la cercavo sia nelle slide degli strategist, sia guardando negli occhi le persone con cui lavoravo e provando a intuirne i desideri, le paure, le frustrazioni, rapportandola alla mia storia e ricordandomi che non doveva essere la mia storia un manuale d’istruzioni, ma un semplice romanzo tra i tanti esistenti. Sono le persone che mi hanno allenato a farlo.

Osservare i comportamenti delle persone ti rende uno scrittore migliore, perché quello che scrivi può dare ossigeno a una tensione personale o culturale che toglie il respiro, se nasce dall’empatia e dal comprendere che qualcosa che per te non è un problema, può esserlo per qualcun altro.

Non esiste un metodo unico per trovare un insight, farlo emergere e risolverlo, anche se è questo che bisogna fare, né più né meno. Esiste però l’allenamento a diventare persone migliori, a farsi le domande giuste, a prendere le distanze da ciò che si scrive come se le parole fossero nostre e le avessimo inventate noi.”

Dalla newsletter Mi.Minore, di Marco Vezzaro

5. Non si capisce come navigare

Un sito con un percorso di navigazione assente o confusionario può essere imputabile ad una mancata organizzazione dei contenuti (vedi punto 3), oppure ad una cattiva paginazione.

Tutte le pagine del sito sono utili?
Ce ne sono alcune che non servono a niente, o che disorientano l’utente?
Le pagine più importanti sono collegate tra di loro da delle call to action?
Per l’utente è chiaro dove chiedere informazioni, e quali altre azioni può compiere nel sito?

Provate a rispondere a questa domanda, e se notate delle falle nel vostro sistema, provate a ragionare – con o senza di noi, ma meglio con 🙂- sulla User Experience del vostro sito.

Un piccolo estratto del nostro stile di lavoro con la UX, che troverete anche nella pagina che vi abbiamo linkato poco sopra:

Valutiamo

  • Il comportamento dell’utente: se c’è già un sito, vediamo come si muove l’utente al suo interno, tramite strumenti di monitoraggio come Google Analytics
  • I percorsi di navigazione: svolgiamo un’analisi approfondita della struttura del sito, verificando la struttura e la funzionalità in base agli obiettivi di conversione che abbiamo. In caso di assenza del sito web, il percorso dell’utente viene studiato da zero, per costruire un’esperienza utile, interattiva e intuitiva
  • Le call to action o inviti all’azione: studiamo i punti fondamentali per spingere le conversioni dell’utente e quelli necessari per fargli compiere le azioni che vogliamo

Vi abbiamo messo la pulce nell’orecchio e vorreste capire se è necessario cambiare il sito web aziendale?

Siamo qui apposta per offrirvi la nostra esperienza. Scriveteci per fissare una call di confronto sul vostro sito web, senza impegno. Intanto ne parliamo, poi eventualmente capiamo cosa fare insieme!



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